Gli Enti del Terzo Settore (ETS) beneficiari del 5 per mille 2023 e 2022 devono prestare particolare attenzione ai termini di rendicontazione e pubblicazione dei contributi ricevuti. Le scadenze variano in base all’anno di riferimento e all’importo percepito, ma il principio è uno: entro un anno dalla ricezione delle somme è necessario redigere il rendiconto e la relazione illustrativa.
📌 Cosa prevede la normativa
Le regole sono definite dal Decreto Direttoriale n. 396 del 13 dicembre 2022, che ha approvato le nuove “Linee guida per la rendicontazione del contributo del cinque per mille”.
Le spese ammissibili devono essere effettivamente sostenute entro 12 mesi dalla data di percezione delle somme, con la possibilità di accantonare risorse per progetti pluriennali (fino a un massimo di 36 mesi).
🗓️ Le principali scadenze per il 5 per mille 2023
Gli ETS che hanno ricevuto i fondi tra fine 2024 e il 2025 devono:
-
Entro un anno dall’accredito: redigere rendiconto e relazione illustrativa;
-
Entro 30 giorni da questa data: trasmettere i documenti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (solo per contributi ≥ 20.000 €);
-
Entro ulteriori 30 giorni: pubblicare rendiconto e relazione sul sito web dell’ente e comunicarne l’avvenuta pubblicazione entro 7 giorni attraverso la piattaforma ministeriale.
Gli enti che hanno ricevuto meno di 20.000 € non devono trasmettere o pubblicare i documenti, ma devono conservarli in sede per 10 anni insieme ai giustificativi di spesa.
💻 Come trasmettere la rendicontazione
Gli enti beneficiari di un contributo pari o superiore a 20.000 € devono utilizzare esclusivamente la piattaforma online del Ministero del Lavoro.
Non saranno accettate rendicontazioni inviate tramite PEC o raccomandata.
Attraverso il portale servizi.lavoro.gov.it, l’ETS potrà:
-
compilare il modello di rendiconto,
-
allegare la relazione illustrativa,
-
pubblicare il documento sul proprio sito e comunicare il link ufficiale.
💰 Possibilità di accantonamento delle somme
Il decreto consente di accantonare le somme per progetti di durata massima triennale, previa deliberazione dell’organo statutario.
In tal caso, l’ente dovrà:
-
indicare l’importo accantonato nel modello A,
-
spiegare le motivazioni nella relazione illustrativa,
-
presentare un secondo rendiconto (modello B) entro 36 mesi, con la relazione finale sulle spese sostenute.
⚠️ Attenzione al termine per comunicare l’IBAN
Gli ETS che non hanno ancora ricevuto il 5 per mille 2023 devono comunicare entro il 30 settembre 2026 i dati necessari per il pagamento (IBAN intestato all’ente) tramite la piattaforma RUNTS.
Il mancato invio comporta la perdita del diritto al contributo per l’esercizio 2023.
📅 Annualità 2022: un caso ancora aperto
Per le organizzazioni che hanno ricevuto le somme del 5 per mille 2022 a dicembre 2024, la scadenza per la redazione del rendiconto è fissata al 31 dicembre 2025, con gli stessi termini successivi per invio e pubblicazione.
✅ In sintesi
| Annualità | Redazione rendiconto | Invio (solo per >20.000 €) | Pubblicazione online |
|---|---|---|---|
| 2023 (primi ordinativi) | 27 dicembre 2025 | 26 gennaio 2026 | 25 febbraio 2026 |
| 2023 (terzo ordinativo) | 6 agosto 2026 | 5 settembre 2026 | 5 ottobre 2026 |
| 2022 (quarto ordinativo) | 27 dicembre 2025 | 26 gennaio 2026 | 25 febbraio 2026 |
🧩 Conclusione
La rendicontazione del 5 per mille è molto più di un adempimento: rappresenta un atto di trasparenza e responsabilità sociale verso cittadini e istituzioni.
Gestire correttamente tempi, documenti e pubblicazioni significa rafforzare la credibilità dell’ente e garantire continuità ai progetti finanziati con risorse pubbliche.