Grande partecipazione e vivace dibattito al convegno pubblico sul Turismo delle Radici, tenutosi presso la Biblioteca di Spezzano Piccolo, nel Comune di Casali del Manco. L’evento, promosso dall’amministrazione comunale e coordinato dal Centro Studi e Formazione ESSE Calabria, ha rappresentato un momento importante di confronto sul rilancio del territorio attraverso l’innovativo modello di accoglienza rivolto agli italo-discendenti.
Un progetto concreto contro lo spopolamento dei borghi
Presieduto dal Sindaco Francesca Pisani e dall’Assessore Michele Rizzuto, il convegno ha evidenziato come il “Turismo delle Radici” possa diventare una leva strategica per lo sviluppo locale, contribuendo a contrastare lo spopolamento e valorizzare le risorse dei 12 borghi che compongono il Comune, molti dei quali situati nel cuore del Parco della Sila, con Lorica come punta di diamante turistica.
Durante l’incontro è stata annunciata ufficialmente l’adesione di Casali del Manco all’Associazione dei Sindaci AICOTUR, la rete nazionale nata per promuovere e coordinare le esperienze legate a questo tipo di turismo.
Il “Modello Cleto” come esempio virtuoso
Particolare attenzione è stata dedicata all’esperienza del Comune di Cleto, presentata dal Sindaco Armando Bossio, anche presidente di AICOTUR. Il progetto ha ottenuto riconoscimenti da ANCI e Unione Europea, divenendo un vero e proprio caso di studio. Attraverso la collaborazione tra enti pubblici e operatori turistici, è stato creato un modello di accoglienza che include:
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Ospitalità in case sfitte
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Corsi di lingua italiana
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Laboratori artigianali
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Esperienze immersive nelle aziende agricole
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Visite guidate e ricerche genealogiche presso gli uffici anagrafe
Un esempio di come recuperare il patrimonio edilizio inutilizzato, generando economia e coesione sociale.
Interventi tra agricoltura, turismo e nuove imprese
Diversi e qualificati gli interventi che si sono susseguiti:
🔸 Michele Di Stefano, Presidente di Obiettivo Turismo Italia, ha illustrato l’operatività del progetto, sottolineando l’importanza dell’incontro tra comunità locali e discendenti italiani nel mondo.
🔸 Mario Reda, agronomo e responsabile UPSI della Diocesi di Cosenza-Bisignano, ha puntato sull’enogastronomia e sul recupero di antichi mestieri, offrendo anche la possibilità di accesso al microcredito per i giovani imprenditori.
🔸 Ernesto Conforti, rappresentante di AIC Cosenza, ha sottolineato il legame tra agricoltura e turismo, con l’inserimento del Turismo delle Radici nella rete Penisola Verde – Agriturismi AIC.
🔸 Luigi Oppedisano, della Fondazione D’Antona, ha valorizzato l’importanza delle cooperative di comunità già attive sul territorio.
Un impegno collettivo per la costruzione dell’accoglienza
Il Sindaco Pisani, a chiusura dei lavori, ha annunciato che a breve inizieranno incontri con proprietari di case sfitte e con associazioni locali per strutturare una rete solida di accoglienza e per progettare iniziative legate alla riscoperta delle radici italiane.
“Crediamo fortemente in questo progetto e siamo pronti a mettere in campo tutte le energie per farne un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per la nostra comunità”, ha dichiarato la Sindaca.
Sostegno dalle istituzioni regionali
A concludere l’incontro è stato Pietro Molinaro, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta e la corruzione, che ha evidenziato l’importanza del legame tra le comunità locali e le proprie radici estere:
“Il Turismo delle Radici è una straordinaria occasione per valorizzare il nostro territorio e rinsaldare i rapporti con gli italiani nel mondo. Come Consiglio Regionale, siamo pronti a lavorare per creare strumenti concreti di sostegno a questa tipologia di turismo”.
📌 Un evento che ha gettato le basi per un percorso condiviso tra istituzioni, cittadini e operatori, con l’obiettivo di riattivare economie locali e rafforzare l’identità culturale calabrese.
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